"Camazotz" fonde la narrativa mitologica maya con l'iconografia del moderno supereroe. 

Questo busto non mostra lacerazioni, rotture o fratture, non è una scultura ritrovata ma, volutamente il ritratto del dio/supereroe, il dio pipistrello della mitologia Maya che, di giorno, si trova intrappolato nella pietra pronto a liberarsi al sopraggiungere della notte.

L'opera evoca una tensione tra movimento e staticità, come se il busto, catturato nel momento in cui il dio è pronto a fuggire dalla condizione di scultura inanimata, stesse per prendere vita non appena cala il crepuscolo evocando una potente dualità di significati che è centrale nel lavoro dell'artista.

Il marmo, materialmente ricco e visivamente imponente, esalta la figura misteriosa e minacciosa di Camazotz, accentuando l'aura di potere e di timore che circonda sia la divinità antica che il supereroe moderno. 

L'identità duale, il sacrificio, la protezione sono temi che inseriscono l'opera in un dialogo contemporaneo che va oltre il tempo e lo spazio, collegando antiche leggende a moderne narrazioni in una lotta contro le nostre paure più oscure.