Filippo Tincolini: la scultura contemporanea tra tradizione, pop e riflessione sociale

Lorenzo Renzulli, Beniculturalionline, Settembre 14, 2024

L’artista toscano Filippo Tincolini continua a distinguersi nel panorama della scultura contemporanea grazie alla sua capacità di fondere la tradizione classica con elementi della cultura pop e tematiche sociali attuali. Un approccio che lo ha reso una delle voci più originali della scena artistica contemporanea.

Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, Tincolini ha sempre mantenuto un legame profondo con il marmo, materiale nobile e carico di storia. Tuttavia, la sua visione si spinge oltre, sperimentando con nuove tecnologie, materiali e linguaggi che trasformano la scultura in un mezzo per raccontare la complessità della condizione umana.

Nelle sue opere, Filippo Tincolini rilegge la tradizione scultorea attraverso una lente moderna. La serie “Ancient Gods” è un esempio emblematico: busti classici che richiamano le divinità antiche vengono contaminati da simboli della cultura pop, come i supereroi. Figure mitologiche si trasformano in archetipi contemporanei, in un gioco di contrasti che rende il passato sorprendentemente attuale.

Uno dei lavori più iconici di Tincolini è senza dubbio lo “Spaceman”, simbolo del dualismo tra progresso tecnologico e ritorno alla natura. La figura dell’astronauta, resa monumentale in marmo o resina, viene adornata con fiori e foglie che emergono dalla tuta spaziale. Un’immagine potente, che invita a riflettere sul fragile equilibrio tra l’aspirazione umana verso l’ignoto e la necessità di ritrovare un contatto autentico con la terra.

La sua recente installazione a Capri, con l’opera monumentale “Spaceman Shine”, ha generato un vivace dialogo tra tradizione e innovazione. Posizionata nel contesto storico della Piazzetta, la scultura ha catturato l’attenzione di pubblico e critica, dimostrando come l’arte contemporanea possa inserirsi armoniosamente in luoghi simbolo del passato.

Un altro elemento chiave della ricerca di Tincolini è la sostenibilità ambientale. Opere come i bidoni di olio in marmo, esposti a Ginevra, pongono l’accento sull’esaurimento delle risorse naturali, trasformando oggetti industriali in simboli artistici. Per Tincolini, l’arte non è solo estetica ma anche consapevolezza: un mezzo per sensibilizzare su temi cruciali come l’ambiente, l’identità e il futuro del pianeta.

Il percorso di Filippo Tincolini culminerà nel 2025, con una grande mostra personale a Pietrasanta, la “Piccola Atene”. L’evento promette di essere un viaggio attraverso il mondo dell’artista, tra opere monumentali e nuove sperimentazioni. La mostra offrirà uno sguardo profondo sulle tensioni tra uomo, natura e progresso, temi centrali nella poetica di Tincolini.

Con la sua capacità di coniugare passato e presente, Filippo Tincolini si conferma come uno degli artisti più interessanti e visionari della sua generazione, capace di dar vita a sculture che parlano a tutti, raccontando storie senza tempo con un linguaggio straordinariamente contemporaneo.

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