L’artista toscano Filippo Tincolini riscrive i confini della scultura contemporanea, fondendo la tradizione della scultura classica con l’estetica dei supereroi moderni. Un dialogo unico tra passato e presente che cattura l’essenza della cultura pop, reinterpretata attraverso un materiale eterno come il marmo.
Tincolini, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Carrara, sceglie di confrontarsi con l’antico, trasformando eroi mitologici in simboli contemporanei. La serie “Ancient Gods” è un esempio emblematico di questa ricerca: busti e figure scolpite nel marmo vengono contaminati dall’immaginario dei supereroi, come Iron Man o Spiderman, icone moderne che, come le divinità del passato, incarnano miti, ideali e contraddizioni del nostro tempo.
Le sue sculture si ispirano alla policromia antica, grazie a interventi pittorici che evocano l’arte greca e romana, ma con un linguaggio totalmente contemporaneo. Tincolini sperimenta anche con materiali come resina e inserti polimaterici, che donano alle sue opere un carattere innovativo e sorprendente.
Uno dei lavori più rappresentativi di questa ricerca è lo “Spaceman”, realizzato durante il lockdown: un astronauta in marmo dal quale emergono fiori e foglie. L’opera simboleggia la dualità tra esplorazione e natura, progresso tecnologico e ritorno alle origini, temi centrali nel percorso dell’artista.
Con la sua capacità di unire la scultura classica alla cultura pop, Filippo Tincolini non si limita a celebrare la tradizione: la trasforma in un ponte verso il futuro. Le sue opere, cariche di significato e straordinaria potenza visiva, offrono una riflessione sul nostro presente, sospeso tra mito, materia e innovazione.