• RINASCITA DAGLI SCARTI

    La serie “Rinascita dagli scarti” nasce da un progetto sociale che ha coinvolto sei ragazzi con disabilità dell’Anffas Onlus Massa Carrara (Associazione di famiglie e persone con disabilità in generale e di disabilità intellettive e relazionali e disturbi del neurosviluppo in particolare).

    Si tratta di due sculture nate da un percorso collaborativo iniziato nell’estate 2024 e terminato solo poche settimane prima dell’inaugurazione della mostra. Tincolini ha coinvolto i ragazzi dell’Anffas in quattro incontri nel suo laboratorio, per farli partecipare e assistere alle diverse fasi che hanno portato alla creazione di due opere di grandi dimensioni: “Satiro dei Sassi” e “Venere dei Sassi”.

    Sono state realizzate partendo da scarti della lavorazione del marmo e i ragazzi hanno partecipato attivamente alla fase di scelta dei materiali alle Cave, per poi ricostruire un nuovo blocco di pietre e cemento. Il blocco “ricostruito” è stato scolpito utilizzando tecnologie robotiche e finiture manuali, dando vita a opere che reinterpretano in chiave contemporanea l’immagine di un’antica Venere e di un reperto di busto maschile.

    A livello estetico le opere rappresentano un connubio perfetto tra l’arte classica e le tecniche moderne, creando un cortocircuito ottico: invece di rimuovere materiale, l’approccio è stato quello di aggiungere, ricreando i blocchi di partenza delle sculture in modo inverso. L’estetica richiama quella dei muretti a secco utilizzati dai cavatori per arroccarsi sulle cave di marmo, celebrando il territorio e la propria storia.

    L’obiettivo principale del progetto è stato fornire ai partecipanti l’opportunità di immergersi nell’arte scoprendo la gioia e la soddisfazione che derivano dall’espressione creativa, sensibilizzando allo stesso tempo la comunità sui temi della disabilità, dell’inclusione e dell’importanza dell’arte come strumento di comunicazione e cambiamento sociale.

    La collaborazione tra i ragazzi e Tincolini è stata documentata, come tutto il backstage della mostra, attraverso una serie di scatti e un video di Laura Veschi.